lunedì 24 settembre 2012

IS COMING: CERSAIE. PREVIEW BISAZZA.

Abbiamo parlato di bagni in alcuni dei miei post, e ho notato che è un argomento che vi sta molto a cuore, che piace. Nel contempo abbiamo parlato di rivestimenti murari, piastrelle, decorazioni varie...etc... e devo dire che ne avete avute di curiosità!
Non avendo potuto presenziare al Macef e alla Maison & Objet di Parigi, non mancherò alla Cersaie.
La più grande mostra fieristica dedicata al bagno, e ai rivestimenti in genere, che si tiene a Bologna. E' la prima volta che sarò presente a questo evento, normalmente lascio che sia il Salone del Mobile a dettare le leggi anche in questo ambiente. Ma è ora di andare a vedere cosa propone una fiera così specifica!

Alcune novità sono arrivate in anteprima, come le nuove collezioni Bisazza che ampliano il catalogo Bisazza Mosaico (già ben fornito di proposte interessanti).
Le più significative sono la collezione Bricks, che rivoluziona il formato classico e quadrato del mosaico diventando rettangolare 2x5 cm., dalla posa sfalsata oppure allineate come vuole la tecnica tradizionale.
La collezione Shift propone tinte unite e miscele in formato tradizionale 2x2 cm. che possono essere assemblate anche loro sfalsate o nella versione standard dai giunti allineati.
La collezione Variations (molto interessante a mio parere), combina invece due diversi formati: 1x1cm. e 2x2 oppure 2x5 o 5x5 e diverse nuance di colore insieme, tale da creare un notevole gioco di movimento e profondità alla decorazione ricercata.
Per concludere vi è Opera 25 in vetro trasparente e spesso 6 mm. con tessere 2,5x2,5 e proposta in otto diverse tonalità di colore la cui caratteristica è proprio il gioco di trasparenza e luminosità data dalla trasparenza del vetro stesso.
C'è poi Pattern, il decoro mosaico dalle tinte più tenui e delicate a quelle più optical e moderne che (come vi dico sempre) sono un grande sostegno all'arredo per le loro caratteristiche decorative. Quando si pensa al mosaico viene in mente spesso il bagno, ma queste decorazioni realizzate in punti strategici sono un ottimo dettaglio in ogni ambiente della casa che vuole avere un aspetto ricercato ed originale.

Queste sono le novità di un azienda che "sa il fatto suo" e ha fatto del mosaico un esperienza sensoriale e ricca di movimento, voglio i nomi di chi, almeno una volta non ha pensato quanto starebbe bene una parete mosaico nel proprio bagno o nella propria casa!

http://www.bisazza.com/
BRICKS; SHIFT;
VARIATIONS WHITE LINE; VARIATIONS VALERIA.
PATTERN BLOEM ROSSO; PATTERN HANA FLOWER
PS. Si ringrazia l'ufficio stampa Bisazza.

giovedì 20 settembre 2012

MADIA O CREDENZA? QUESTO E' IL PROBLEMA.

E' un dubbio amletico, non scherzo!
Innanzitutto, è indiscussa la loro utilità, dai secoli che furono, le nostre mamme e le nostre nonne ne hanno avuta una (o l'altra!).
Certo, nel corso degl'anni hanno cambiato forma, si sono adeguate alle nuove esigenze e ai nuovi spazi ma ci sono ancora e io le adoro!
Trovo che siano entrambe un elemento decorativo ricco di fascino.
Sostanzialmente: la madia è un mobile contenitore che spesso si sviluppa in orizzontale, ossia più basso e lungo. La credenza invece, più contenuta nella sua larghezza si sviluppa prevalentemente in altezza.
Quando scegliere la madia?
Dunque, fermo restando come sempre che le esigenze di ognuno sono diverse, io propongo spesso di inserirla nella zona pranzo. L'angolo del soggiorno adibito a "sala da pranzo" apprezzerà molto questo elemento, per due motivi:
1- la madia farà da contenimento per tutti quelli che sono i servizi da tavola "buoni", per i bicchieri di cristallo e quant'altro, alleggerendo così notevolmente il mobile della sala, il quale potrà diventare protagonista della zona relax/tv senza essere un elemento mastodontico e pieno.
2- Essa, grazie alla sua altezza che varia a seconda del modello, se sospesa, da appoggio o se movimentata con giochi di volumi, ne permette un utilizzo molto pratico, ossia diventa un comodo appoggio buffet. Posizionata in corrispondenza della zona pranzo infatti ci permette di adoperarla per appoggiare vassoi e portate che sul tavolo ingombrerebbero.
Accompagnata da un grande specchio, una abat jour o da un importante tappezzeria, arreda in modo stupefacente!
Ma nulla ci vieta di utilizzarla come mobile per la tv, o come mobile svuotatasche all'ingresso del open space o delle case con ingresso all'interno del living. Insomma si presta abbastanza bene a svariate interpretazioni.
Quando, invece, scegliere la credenza?
Diciamo pure che il suo utilizzo, soprattutto oggi, non è molto lontano da quello della madia. La sua altezza non consente di utilizzarla per buffet, ma certo è un gran contenitore che arreda lo spazio. E' molto bello ed estetico affiancarne due, magari dai colori accesi su uno sfondo neutro, con una serie di oggetti decorativi sopra oppure in corrispondenza di due particolari aplique.
Anche lei, può avvicinarsi alla zona pranzo o essere più defilata a seconda dello spazio che vorremo riempire, seppur tempi indietro era molto utilizzata in cucina.
Insomma, qualunque sia la scelta che farete state pur certi che "cadrete in piedi"!!

FLEXFORM MOOD; RATTAN WOOD; SPAZIO PIANCA; MINACCIOLO; MART LEMA; ONE FOOT RUDE BRAVO;  BRASS JESSE.

lunedì 17 settembre 2012

PROVENZA RETRO' PER I PICCOLI.

Lo stile provenzale è particolare, ha un che di antico, un leggero gusto retrò, linee morbide e romantiche, e il legno regna sovrano. Lui, unico e incontrastato re di questo stile si presta a meravigliose rivisitazioni cromatiche fino quasi a perdere la sua essenza. Potrebbe sembrare un gusto prettamente per persone "mature" invece è molto interessante anche sviluppare delle camerette per i più piccini con questi elementi che senza bisogno di suppellettili sono molto decorativi.
Quando parliamo di bambini però, bisogna parlare anche di qualità e di tossicità.
Ormai da diversi anni l'Unione Europea ha tassativamente vietato vernici tossiche, colle e vinili considerati nocivi per i più piccoli (e non solo!). L'attenzione è rivolta quindi ad aziende che utilizzano vernici ecologiche, naturali e ad acqua. Come De Baggis, la quale da sempre risponde a questa esigenza.
Utilizza solo i legni che meglio si prestano, per venatura e per morbidezza, alla lavorazione e alla laccatura: Abete e rovere. Il primo facilmente plasmabile accoglie bene lavorazioni talcate o spazzolate (o entrambe!), il secondo è facile da intagliare e permette piacevoli finiture patinate. Le verniciature sono tutte a basso impatto ambientale, naturali, non sono richiesti prodotti particolari per la pulizia (sebbene io sconsiglio sempre l'utilizzo di prodotti chimici anche se definiti idonei alla pulizia del legno).
E' uno stile che mi piace per i piccoli, perchè non richiede necessariamente grossi interventi come contorno, nel senso che se non volessimo intervenire colorando pareti, utilizzando carte da parati, tende dai disegni o tessuti particolari o particolari elementi decorativi, basterebbe scegliere la giusta finitura ed il colore adatto per rendere una cameretta vivace e ricca.
Guardare per credere.
http://www.debaggis.it/index.php


venerdì 7 settembre 2012

L'ARREDATORE.

Questo è un post personale. Nel senso che non vi parlerò di prodotti, di idee, non proporrò complementi nè colori, nè altro. Qui voglio "solo" spiegarvi qual'è il lavoro dell'arredatore, quello indipendente, slegato da un negozio o marche particolari, il lavoro di chi, a prescindere dal marchio che il cliente sceglie, è in grado di cercare la soluzione migliore che va al di là di vincoli costruttivi aziendali, di finiture prestabilite e misure decise da altri a cui ci si deve adattare.
Un lavoro che va oltre gli accordi commerciali presi con le aziende, gli sconti applicati e la convenienza di proporre ad un cliente un azienda piuttosto che un'altra senza poter spesso spaziare verso altre soluzioni aziendali.
L'arredamento è un ambito che al suo interno ne racchiude molti altri. Ne fanno parte il mobile, i tessuti, le vernici, le carte da parati, il cartongesso, i sanitari, le piastrelle, l'illuminazione, l'oggettistica, e via dicendo... tanti aspetti che messi insieme creano la giusta foto di casa che ogni cliente, a suo modo, gusto e piacere ha in mente e che lo rappresenta.
Il compito dell'arredatore, quindi, NON è quello di proporre un azienda, perchè con la sua vendita ne trae vantaggio (a meno che non sia il cliente a voler disperatamente un prodotto denominato in particolare e per determinate ragioni) ma è quello di proporre soluzioni e situazioni ad hoc per la persona di riferimento, slegato da ogni vincolo, libero di poter inserire coerentemente all'interno di un progetto più aziende o lavorazioni artigianali senza dover dare conto a rappresentanti, quotazioni di vendita, bilanci o premi.
Il problema che spesso bisogna affrontare rivolgendosi ad un negozio è la visione d'insieme. Quando si arreda una casa o anche solo un locale di essa, quello che conta è l'insieme, il colpo d'occhio globale. Io stessa faccio molta fatica a ragionare solo in un senso. Non si può arredare una cucina e basta. Usciti dalla cucina ci sarà dell'altro con cui bisognerà fare i conti, magari qualcosa che già esiste o a cui bisognerà pensare in un secondo tempo. Ecco, la differenza tra il mobiliere e l'arredatore sta nella progettazione. Il primo progetta finalizzando il tutto alla vendita (con annesso ciò che ha da vendere), e siccome l'obbiettivo è vendere sarà difficile che la sua attenzione primaria e rilevante si riversi alla progettazione globale e nell'approfondire la sua conoscenza verso ciò che già esiste o esisterà. Se gli chiedete la cucina, a meno che non veda buone possibilità di vendere anche il resto, si limiterà a progettare la cucina.
L'arredatore o il progettista, invece -forse per vocazione o capacità- non riesce a tenere separate le cose, la visione d'insieme vince sempre e il risultato và oltre ogni limitazione.
Badate bene, con questo non voglio dire che se andate dal vostro mobiliere di fiducia, esso non avrà cura di quello che vi propone o non lavorerà bene, semplicemente il suo obbiettivo finale è vendere un prodotto e venditori non particolarmente attenti (o spietati), assecondando scelte del cliente non fanno sempre l'interesse di quest'ultimo, ma il loro. E sono, purtroppo errori che si pagano nel tempo, con una casa frutto del gusto di un momento, o di valutazioni troppo superficiali o peggio ancora di scelte non curate da chi avrebbe dovuto e/o potuto farlo.
Insomma, siccome ognuno fà il suo mestiere, è bene che ci si faccia consigliare da chi può saperne più di noi, per esperienza e conoscenza,, farsi aiutare e, perchè no, magari ne esce qualcosa di interessante.
Ma questa è una regola che vale per tutti in tutti i campi, no?! ;)


Studio compositivo di un monolocale per single. La scelta di un divano letto anzichè un letto vero proprio, che chiuso però rimane molto accogliente e pronto a ricevere ospiti, è fatta per lasciare maggior ampiezza al centro del locale. Una libreria tutta altezza e passante crea una leggera divisione tra cucina e living/notte lasciando passare la luce dalle finestre.
La parte armadio invece, unita al mobile soggiorno molto contenitivo ricavato da elementi boiserie in stile contemporaneo, diventa quasi un tutt uno con la parete. Mentre in bagno è stata fatta la scelta di una grande doccia a pavimento.Nell'ingresso è stato inserito un armadio uso ripostiglio-guardaroba alto fino al soffitto, con le ante in cementite verniciate come la parete. Perfetto modo per farlo sparire alla vista. 
Nonostante la scelta di colori forti per l'ingresso, il bagno,e la carta da parati a righe, è il bianco ad avere predominanza su tutto. 
PROGETTAZIONE E DISEGNI A  MIA CURA, LE IMMAGINI SONO DI PROPRIETA' DI ROSSO PAPAVERO E STEFANIA TRIPODI © 2012. NON AUTORIZZO PER ALCUNA RAGIONE LA PUBBLICAZIONE DI QUESTE FOTO IN SPAZI DELLA RETE CHE SIANO FORUM O ALTRO CHE NON CONSENTANO IL LINK AL CONTENUTO ORIGINALE.

martedì 4 settembre 2012

TAVOLA ROTONDA.

Xilos by Maxalto.
Abbiamo in precedenza parlato dei tavoli allungabili, per lo più rettangolari o quadrati. Oggi valutiamo quelli rotondi, che a me piacciono un sacco.
Innanzitutto è interessante valutare un tavolo con questa forma perchè ammorbidisce tutte le altre, spesso spigolose e rigorose, del resto del locale. Le dimensioni sono variabili, motivo per cui è una forma che si addice sia agli ambienti cucina che a sale da pranzo o ad ambienti unici con cui spesso e volentieri abbiamo a che fare.
In cucina, se lo spazio è ridotto, potremmo inserire un tavolino rotondo, stile bar, con un piedistallo centrale pulito e lineare, per ovviare all'eventuale piano snack che tanto avremmo voluto ma che non abbiamo potuto fare. Ovviamente, con questa piccola dimensione (diametro di circa 60 cm. o 80 c.a.) sarebbe meglio rinunciare a sedie particolarmente grandi, l'ideale è utilizzare dei pouff, anche colorati, che non coprano il tavolo.
Quando invece possiamo sbizzarrirci ed inserire un tavolo "come si deve" ecco che possiamo spaziare nelle varie misure ed anche rielaborare il tondo, ovalizzandolo e stravolgendolo un pò, senza però perdere la sua caratteristica fondamentale: un tavolo privo di spigoli o punte consente un utilizzo per tutta la sua dimensione, consentendoci di recuperare anche un paio di sedute in caso di necessità. Certo si intende che in sala da pranzo la dimensione deve essere abbondante, almeno 100 cm. di diametro (misura davvero minima per importanza) per non perderlo in mezzo alle sedie e per poter ospitare diversi commensali.
Tenete conto infatti che, un tavolo dal diametro 90 cm. ospita circa 4 commensali, uno da 120 cm. ne ospita circa 6 mentre uno da 180 cm. 8 commensali, seppur molto farà l'ingombro della sedia che sceglierete, con delle sedie non troppo voluminose e grazie all'assenza di spigoli potete guadagnare anche un paio di posti.
Per le finiture, come sempre è questione di gusto, tutto legno in stile più classico o in arte povera, con delle sedie imbottite dai tessuti fluo, oppure un piano in cristallo trasparente con un basamento importante, movimentato in marmo o in metallo o addirittura in legno intagliato. Dettaglio imprescindibile è il basamento, che per farci godere a pieno dello spazio disponibile DEVE essere centrale, in modo da consentire inoltre di inserire le sedie senza alcun impedimento.
Se però non ci possiamo permettere di inserire in soggiorno un tavolo dal diametro di 140 cm, potremo optare per un tondo allungabile, chiuso fà sempre la sua scena e aperto cambiando forma ci darà la sensazione di cambiare tavolo.

Se poi, tra tutte le possibilità che offre il mercato e tutte le finiture da scegliere, non sapete decidervi, potete optare per il classico Saarinen (tondo o ovale), disponibile in una vasta scelta di misure (anche cm. 180 di diametro!), in bianco totale o con il piano in marmo Carrara. Un classico sempre attuale.

Daytona by Cattelan: versione allungata e versione chiusa. -Reef by Cattelan. - Saarinen. - Iblea by Desalto. - Barone by Bontempi