venerdì 30 novembre 2012

CANALE ATTREZZATO IN CUCINA.

Torniamo a parlare dell'argomento preferito e più gettonato in fatto di casa. La cucina.
Ambiente madre, in cui si svolge la vita, in cui tutto prende forma. Dal cibo, alle chiacchiere, ai compiti dei bambini, alle confidenze in fase di preparazione.
Essendo l'ambiente che richiede la miglior organizzazione della casa è bene che sia studiato nel dettaglio e oltre che disporre gli elettrodomestici con un ordine consono al loro utilizzo, seguendo la cronologia di azioni (conservazione-appoggio-lavaggio-appoggio-cottura) sarebbe bene non sottovalutare la possibilità di utilizzare e sfruttare le profondità.
La cucina standard, ha una profondità delle basi di 60 cm. finite (poco meno), ovviamente l'utile con questa profondità si aggira intorno ai 54-55 cm. e meno per quanto riguarda i cestoni. E' ancora più vero però, che la maggior parte delle cucine che si arredano potrebbero permettersi di sfruttare profondità maggiori, utilizzando e avendo ancora più spazio contenitivo.
Spesso è una soluzione che non viene neppure proposta ai clienti, perchè ovviamente fà lievitare il prezzo della cucina in quanto comprende: basi più profonde (75-80 cm.) e anche il top più profondo, e 20 cm su un top in pietra non è differenza da poco. Sebbene io sia convinta che giocare questa carta sia estremamente vantaggioso e che la spesa venga abbattuta e ricompensata nel tempo potendo sfruttare a pieno di un contenimento più ampio, vi mostro un alternativa utilizzabile in entrambi i casi, ovvero: sia con basi profondità standard sia con basi dalla profondità maggiore.
Parlo del canale attrezzato che viene inserito tra il top della cucina e il muro, avanzando così le basi di 15-20 cm a seconda del suo spessore. Niente top profondi e volendo niente basi a profondità maggiore. La scelta è varia.
Il particolare di questo elemento è innanzitutto il dislivello che crea con il top, generalmente crea un gradino di 6-8 cm. utile a fare da salvagoccia e alzatina, seconda cosa: tutto ciò che può contenere. Si, perchè se una volta era solo un pianetto d'appoggio rialzato in acciaio, oggi nasconde un infinità di accessori inseribili a scelta. E quindi, piccoli contenitori per piccoli oggetti oppure piccoli elettrodomestici. Vi faccio un breve elenco delle meraviglie che possiamo trovare in così poca profondità:
- scolapiatti;
- bilancia elettrica;
- vaschette di varie dimensioni porta spezie (alcune già con i barattoli)
- vaschette di varie dimensioni con coperchio;
- coperchio apri e chiude per nascondere la chiave di apertura/chiusura del gas portata ad un'altezza comoda;
- ceppo porta coltelli;
- vani con prese di corrente per piccoli elettrodomestici, sempre con coperchio di sicurezza.
Guardate che non sono mica poche cose!
Soprattutto il particolare della bilancia elettronica, le prese e la chiave del gas, sono piuttosto vantaggiose in fatto di spazio e comodità. Le prese rimangono sempre protette da umido e schizzi grazie al coperchio, utilizzabili solo in caso di necessità. La chiave del gas, predisposta ad un altezza di 90-95 cm da terra rimane facilmente utilizzabile, non solo quando si va via per molti giorni. e la bilancia, bhè...non manca mai in una cucina!
I canali attrezzati, con le medesime caratteristiche sono di due tipi: il primo ha una altezza limitata, che va di poco sotto il top, è alto quindi 15 cm. c.a. Il secondo, più complesso e costoso, è un secondo muro, che arriva fino a terra e può essere utilizzato nelle cucine a isola, perchè finito anche sul retro e, dal lato delle basi, consente di creare un collegamento di scolo per l'acqua dello scolapiatti in esso inserito, direttamente allo scarico del lavello. Fà da quinta all'isola di lavoro in modo molto pratico.
L'azienda che oggi offre il maggior numero di personalizzazioni, sia in fatto di accessori che di finiture (alluminio o acciaio) è Valcucine, che come sempre è all'avanguardia e attenta. Ma anche Ernestomeda offre diverse personalizzazioni, ad esempio.
Va de sè che tutti questi particolari abbiano un costo, spesso paragonabile a quello di un top più profondo, se non addirittura maggiore  con l'utilizzo di particolari accessori. Indubbi sono però i vantaggi rispetto alla semplice profondità del top.
In ogni caso, non abbiate paura di osare con una profondità maggiore, con una zona lavoro della vostra cucina che prende il sopravvento. Vi accorgerete che assume un carattere più professionale e incisivo!


lunedì 26 novembre 2012

SELETTI SOSTIENE LA RICERCA.

Si avvicina ufficialmente il Natale. Ok, fra poco la maggior parte di noi sarà presa a pensare cosa regalare e a chi. Io, detestando i soliti stupidi, riciclati, regali inutili, ho trovato questa iniziativa, BENEFICA, utile anche a questo e non solo.
"FINISCE LA RICERCA DEL REGALO, CONTINUA LA RICERCA SCIENTIFICA". Questa è l'operazione che vede protagonisti Seletti, azienda italiana che commercia mobili, complementi, decorazioni, etc e AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
La malattia, SM, è cronica e spesso invalidante, una delle malattie più gravi del sistema nervoso centrale per la quale ancora non vi è una cura risolutiva.
Il suo lato peggiore è che nella magigor parte dei casi colpisce giovani tra i 20 e i 30 anni, nel fior fiore della realizzazione personale. Il 50% dei malati hanno meno di 40 anni e le più colpite sono le donne, con una bassa ma purtroppo esistente percentuale di bambini sotto i 10 anni.
Per venire in contro e sostenere la ricerca finanziando quindi uno studio sull'analisi dell'infezione con Virus Esptein-Barr e della risposta immunitaria nel fluido cerebrospinale e nel sangue dei pazienti di SM attraverso tecniche molto sensibili al PCR. In parole più terrestri, lo scopo è ottenere il maggior numero di informazioni sul profilo di espressione genica del virus e dei geni associati con la risposta immunitaria. E' stato creato da Seletti un catalogo online sul quale è possibile acquistare fino a fine gennaio 2013 prodotti di design rappresentativi dell'azienda, sostenendo così la ricerca. Con un click è possibile scegliere oggetti unici, eleganti o divertenti, di design, da regali ad amici e parenti per la festa più sentita dell'anno.

Inutile far finta di niente, ci riguarda tutti. Me, voi, i vostri figli e i figli che forse un giorno avrò. E' per loro che è fondamentale sostenere iniziative come queste. Non dobbiamo rinunciare a nulla di nostro, solo fare il regalo giusto, che è un doppio regalo.
Per i miei nipoti che diventano grandi e i vostri bambini. Per noi.

SELETTI: http://www.seletti.it/
AISM: http://www.aism.it/index.aspx?codpage=hp

Si ringraziano gli uffici stampa che hanno divulgato la notizia aiutandomi a renderla nota a mia volta.



venerdì 23 novembre 2012

CAMINO: IL CALORE DELL'ARREDAMENTO.

Il camino è forse l'elemento più antico che nonostante il passare del tempo, delle mode e degli stili, mantiene il suo indiscusso fascino romantico e casalingo che lo rende attuale anche nel 21° secolo, dove tutto è tecnologico e la casa può perfino essere governata e comandata a distanza da un cellulare.
Cosa lo renda così affascinante non è dato saperlo, certo è che entrare in una casa che ha acceso un camino a legna risveglia sensi sopiti da tempo. Per mio conto è il profumo del legno con il suo scoppiettare e quella leggera luce mobile a creare movimento e giochi di ombre a renderlo così speciale.
Va da sè che un camino è comunque impegnativo in primis per la scelta: focolare aperto o focolare chiuso?
Molto dipende dal motivo per cui inseriamo il camino nel locale. Se occorre effettivamente riscaldare, oltre che soddisfare esigenze e piaceri estetici, sarà bene optare per un focolare chiuso da unno sportellino ceramico resistente al calore e alte temperature, il quale consente di sfruttare anche fino all'80% del calore emesso dal camino. Non solo, all'atto pratico evita a fuligine e cenere di finire in giro per il locale (scusate se è poco!).
Un focolare aperto, invece, sebbene possa dare un diverso impatto estetico, crea una notevole dispersione del calore tanto che quello utile a riscaldare risulta essere solo il 20%.
Qualunque sia la scelta dettata dai più svariati motivi, i fumi prodotti dal camino vengono convogliati in una cappa che potrà essere in metallo o in mattini, posta all'interno del camino, la quale li convoglierà alla canna fumaria fino all'esterno dell'abitazione. La canna fumaria è forse l'elemento più importante per un buon funzionamento del camino, inoltre deve rispondere a tutte le regole delle ultime normative per essere 100% a norma. La realizzazione di essa, è di facile costruzione se abitate in una casa indipendente, più complesso invece in condominio, in quanto la realizzazione di una canna fumaria apposita richiede una serie di permessi.
Tutto il resto è pura fantasia, come deciderete di incassare il camino, di unirlo alla canna fumaria per nascondere la cappa, sarà solo questione di gusto e fantasia e giusto utilizzo dei materiali appositi, resistenti al colore e ignifughi. Affidarsi a professionisti del calore è indispensabile!
La pietra è certamente tra i materiali che si presta meglio per rifinire camini. L'importante è creare dei giochi di volumi volti a mascherare la conduzione alla canna fumaria, utilizzando controsoffittature ignifughe e colori a movimentare il tutto accentuando quest'elemento dall'impatto estetico molto forte.


mercoledì 21 novembre 2012

INSERIRE LA TV IN SOGGIORNO.

Ve lo ricordate in caro vecchio televisore con tubo catodico? Ah, quante volte l'abbiamo maledetto perchè ci obbligava ad utilizzare grandi e profondi mobili a suo sostegno? Pensavamo che, se non fosse stato così voluminoso, non avremmo avuto problemi.
E ora, che è stato ampliamente sostituito da schermi ultra piatti e sempre più grandi di dimensioni, sottilissimi e leggerissimi, pensavamo di aver risolto ogni problema di inserimento in soggiorno. Ebbene, nonostante anche i mobili si siano adeguati (in realtà si è adeguata la tv) a tutta questa leggerezza, non sempre è facile inserire quest'elettrodomestico nel contesto in modo appropriato. In primis c'è da dire che ci sono delle distanze da rispettare tra tv e soggiorno. Per intenderci: se dal divano a dove inseriremo la tv abbiamo un distanza irrisoria che non supera i 2 mt. sarebbe opportuno NON scegliere una tv da 45" ma limitarsi ad un 32, detto questo, dove e come inseriamo la tv?
Innanzitutto le scelte sono due: appesa a muro o appoggiata al mobile? Molto è questione di estetica, nel primo caso la tv funge da complemento d'arredo e ha un ruolo da quadro più che da elettrodomestico. Nel secondo è puramente se stessa. In ogni caso abbiamo un problema di cavi elettrici che dovremo a tutti i costi tentare di nascondere.
E' importante che, in fase di predisposizione d'impianto elettrico, la scelta sia già definita perchè l'altezza ideale per una tv appesa è di circa 120 cm. da terra, sarà quindi a quella distanza che andrà predisposta l'uscita dei cavi. La tv poi farà il resto in quanto una volta appesa coprirà completamente tutti i fili.
Ma, cosa succede se questa scelta non avviene all'inizio ma è conseguenza dei tempi che cambiano?
Bhè, bracci per appendere le tv a parete è pieno il mondo ma rimane il problema cavi: la soluzione più idonea è senza dubbio intervenire con un pannello che va dall'altezza del mobile o da terra in su. Questo pannello, distanziato di pochi centimetri dal muro consente il libero passaggio dei vari cavi e si presta bene ad ogni tipo di arredamento perchè ciò che ne cambia l'aspetto è la finitura che si sceglie (legno, laccato lucido, etc...)
In alternativa, esistono degl'elementi porta tv già predisposti a questa funzione, un pò più tecnici a livello estetico, ma che risolvono in ogni caso il problema.
Nella seconda ipotesi invece, ossia quella in cui la tv verrà appoggiata al mobile, le opzioni sono due: partendo dal presupposto che le prese hanno altezza da terra di circa 30 cm. con il mobile bisognerà o superare quest'altezza o stargli sotto.
In una situazione di mobile più tradizionale esso sarà ben più alto e i modi per tenere accessibili e al tempo stesso nascosti i cavi sono: schienale forato in corrispondenza delle prese con relativo foro passacavi sul top per il collegamento oppure oggi le aziende rispondono con dei top movibili che ne consentono il libero accesso.
Ovviamente, tra il mobile tradizionale e quello moderno e sintetico è solo una questione di gusti, ma la tv esiste e spesso vincola nella scelta del mobile stesso. Se volete posizionarla "altrove" provate a dare un occhio alla produzione di aziende che commercializzano complementi, come Calligaris ad esempio oppure rivolgetevi ad un falegname che sarà in grado di proporvi un pannello adatto come quello di cui abbiamo parlato sopra, e ovviamente affidatevi a qualcuno che comprendendo le vostre esigenze e bisogni lo progetti adeguatamente, tipo me ; )

Soluzioni Pianca; B&B Italia; Calligaris; progettazione su misura.

venerdì 16 novembre 2012

E I PIATTI DOVE LI METTO?

Torniamo a parlare di decorazione, di un modo poco dispendioso ma molto efficace per personalizzare la Vostra casa o una zona particolare di essa dandole una specifica caratteristica.
E, se vogliamo proprio essere delle formiche risparmiose e non buttare nulla, potremmo riutilizzare con piacere ciò che spesso in casa non utilizziamo più, che occupa spazio nelle madie e credenze ma che ci spiace buttare perchè, magari, ricordo di famiglia.
La prima occasione che ho avuto di vedere una parete decorata con graziosissimi piatti di ceramica l'ho avuta al salone del mobile, che non solo è prezioso per mostrarci novità più o meno importanti in fatto di mobili, ma anche perchè le aziende spendono diverse energie per rendere i loro stand creativi e armoniosi dal sapore di casa. Come in ogni fotografia che si rispetti, il bello è dato dall'immagine nel suo insieme, la luce, il soggetto, un particolare, una sfumatura. Così è nella casa e nella vita.
Per questo ho trovato affascinante e provenzale questo modo di arricchire una parete. In cucina, come nella zona dedicata al pranzo in soggiorno, o sopra una credenza buffet inserire dei piatti scelti e volendo decorati a seconda dello stile globale della casa, rende il tutto più caldo e affettuoso.
Si, perchè il piatto richiama il cibo, il calore di una tavola imbandita, la famiglia, gli amici, l'abbondanza e la ricchezza (di idee, di spirito, di soldi).
E poi, una decorazione così è molto semplice e d'impatto, una candida parete bianca potrebbe ospitare dei piatti tondi dal diametro differente, colorati con colori schock, oppure dei piatti retrò, inglesi semplici con leggeri decori su una parete di fondo carta da zucchero...oppure... le opportunità sono diverse. E il concetto è lo stesso di avere una parete ricca di orologi, o cornici di quadri. Qualcosa che catturi l'attenzione e che sia significativo per la personalità di chi abita e vive la casa. Io, ad esempio non potrei sopportare di avere più di un orologio a parete, per tutta una serie di ragioni, invece apprezzo di più dei piatti particolari o delle cornici molto lavorate prive di tela interna (vedere il muro di casa mia attraverso una cornice!) o delle fotografie.
Largo all'immaginazione!!


martedì 13 novembre 2012

ARMADI. UNO PER TUTTI.

Anche questo sembra un argomento facile. Facile scegliere l'armadio, non ci vuole poi molto fino al momento in cui vi recate dal mobiliere (convinti di sapere già tutto) ed esso vi illustra tutta una serie infinita si scelte, modelli, alternative, aperture, componibilità da lasciarvi praticamente interdetti.
Ecco perchè Vi spiego in breve quali sono le scelte possibili e quali siano le migliori a seconda dei casi.

ARMADIO ANTA BATTENTE: il classico, semplice e pulito nonchè intramontabile. Tra le aperture disponibili sul mercato è certamente quella più economica e più veloce, ci permette volendo di poter aprire contemporaneamente tutte le ante e di avere sott'occhio tutto il contenuto dell'armadio. Nei casi più tradizionali si tende a fare dei moduli regolari in modo che le ante, tra loro, sia tutte della stessa dimensione e quindi si crei una certa omogeneità. Se si vuole "nascondere" il più possibile questo volume  ci sono due possibilità: anta laccata (meglio se opaca) del colore più simile alla parete che tende quindi a sparire oppure delle ante in cementite che farete verniciare con la stessa pittura adoperata per le pareti. In questo caso l'effetto invisibilità è assicurato al 98% sia per colore che per finitura (rimangono visibili i tagli di apertura delle ante e se le avete scelte anche le maniglie, ma che ci volte fare, ci sono!), unica pecca è che commercialmente non è un armadio che troverete di qualche azienda, bensì dovrete rivolgervi ad un falegname. Ma le aziende ormai, sempre più sensibili a queste esigenze, propongono svariate scelte di colore tali da accontentare le vostre esigenze.
Il vantaggio che offre è quello di inserire all'interno delle ante degli specchi, lunghi utili se non potete inserirne altri nel locale. Se inoltre avete un soffitto spiovente, una mansarda questo è l'unico modo che avrete per sfruttare a pieno le altezze.

ARMADIO ANTA SCORREVOLE: ne abbiamo in realtà già parlato. Un'apertura ormai gettonatissima e molto, molto richiesta in quanto innanzitutto elimina il problema di dover avere difronte lo spazio sufficiente per l'apertura battente delle ante, e in secondo luogo molto pratico e lineare. Dapprima si utilizzava un anta per ogni vano, per cui il risultato erano tre se non quattro ante scorrevoli, quindi svariati dislivelli. Oggi una grande anta copre due vani armadio, e la tendenza è di diminuire il numero delle ante pur mantenendo internamente una divisione logica. Pecca di queste apertura è la polvere, nonostante l'armadio sia dotato di fasce antipolvere questa filtra dalla parte superiore in cui appoggia il binario. Le signore non amano questo dettaglio.

ARMADIO ANTA COMPLANARE: ve ne ho parlato soprattutto affrontando il discorso delle madie, il concetto è lo stesso dello scorrevole, ma le ante, una volta chiuse, sono perfettamente allineate e non è visibile nessun dislivello. Per aprire l'anta basterà afferrarla e spingerla dolcemente verso di sè, si attiverà un sistema a spinta che butta fuori l'anta e poi potrà scorrere sopra l'altra  lasciandovi libera la visuale dell'interno che vi interessa. Oggi il meccanismo è molto migliorato e le prestazioni sono soprattutto più durature, sebbene vi sconsiglio vivamente di scegliere un'anta in vetro per questa apertura perchè eccessivamente pesante e con il passare degl'anni il meccanismo non risulterà più fluido e agevole. Ovviamente, per tutta questa tecnologia, è l'apertura più cara.

ARMADIO ANTE LIBRO: è il concetto dell'anta battente unita ad un'unità scorrevole, un'anta ne apre due liberando il vano. Poco richiesta e prodotta ormai, comunque continua ad esistere.

In ogni caso, qualunque sia l'apertura che sceglierete o che vi potrete permettere, ricordate che l'armadio va attrezzato bene internamente. E' fondamentale avere dei ripiani in alto per riporre il cambio stagione, ideale avere un vano più stretto e lungo utile per cappotti e abiti lunghi. Appenderia per gonne, pantaloni e camicie, che mediamente portano un altezza tra un ripiano e l'altro di circa 90-100 cm. Per i cassetti interni, bhè, dipende, io trovo più pratica, potendo, avere una cassettiera esterna, una settimanale o un comò per lasciare l'armadio solo all'appenderia o ripiani per qualcosa di voluminoso. Ma se non avete possibilità di inserire nel locale una cassettiera, sarà bene predisporla all'interno dell'armadio, meglio una cassettiera a 3 cassetti (o 4 a seconda della larghezza) a testa (se siete in due) considerato che la utilizzerete prevalentemente per intimo e piccolissimi indumenti.
Dall'organizzazione interna di un armadio dipenderà anche il tempo che impiegherete per recuperare un vestito al mattino, e mica vorrete alzarvi un'ora prima per cercarlo??


martedì 6 novembre 2012

LOOP. LA SEDIA 3D.

Si potrebbe pensare che una sedia è una sedia. Fine.
Invece no, una sedia è un pensiero, ricerca, plasticità, comodità, design e variabile. E' innovazione ed evoluzione.
Loop, che risponde a tutto questo è nata dalla ricerca di un giovane designer danese, tale Claus Breinholt , in collaborazione con Infiniti, azienda giovane giovane (appena 4 anni di vita) che accetta sfide all'avanguardia lanciate dal mondo del design.
L'obbiettivo, ambizioso di Claus di unire forma, comfort, praticità, impilabilità ed estetica seguito bozzetti, prototipi, aggiustamenti e variazioni hanno dato vita al pezzo pilota usato per lo stampo della scocca con successiva applicazione del legno che, da piatto e bidimensionale, pressato e sigillato da vita alla prima seduta in legno lamellare con braccioli in UN UNICO PEZZO.
La novità infatti è proprio questa. Sappiamo già che il legno consente un infinita libertà ed elasticità di curvatura, ma la novità è di avere una sedia in legno formata da un unico pezzo, braccioli compresi.
Un'altezza dello schienale tale da garantire un buon sostegno alla schiena e un appoggio alle braccia.
Il bello è la continuità, la morbidezza che traspare dalla linea di uno degli oggetti più rigide per antonomasia.
Comoda sia per il tavolo da pranzo, sia nelle serate tra amici sia in qualunque occasione possibile.
Persino sedensosi lateralmente si riesce ad avere la stessa comodità!
Come unico legno dalla curvatura malleabile e flessibile, Claus sceglie il faggio che piega a disegno attraverso una doppia curvatura senza causare rotture.
Non vi piace il legno?
Va bhè, sarete tra coloro che sceglieranno la versione in materiale tecnoplastico SAN che la rende ancora più giovane e attuale senza perdere la plasticità tipica di LOOP.
Piacevole posizionata nei vari ambienti e stili, in legno rimane più "classica" sebbene la sua forma dica tutt'altro.
Il materiale San ne consente un utilizzo più cosmopolita, per ambienti tecnici e moderni dal cuore tenero. Ideale anche per un locale pubblico per la sua forma particolare o in ufficio o in cucina, pratica nella pulizia e impilabile, può diventare anche sedia d'emergenza, sedia ospite nelle grandi cene con numerosi commensali.
Un esperienza da provare. In attesa di vedere quale altro figlio partorirà Loop, a sua immagine e somiglianza.



venerdì 2 novembre 2012

SPECCHIO, SPECCHIO RIFLESSO.

E' l'oggetto del miracolo.
E' l'unico elemento dell'arredamento, l'unico complemento in grado di ampliare lo spazio senza intervenire con opere murarie.
Arreda, completa, riempie e allarga. Tutto da solo.
Può un pò spaventare in quanto nella tradizione il suo utilizzo non è quello di arredare bensì semplicemente funzionale, limitato allo specchiarsi prima di uscire, infatti anni fa veniva utilizzato principalmente negli ingressi e nelle ante degli armadi, della serie "mi guardo appena vestito, un'ultima occhiata prima di uscire".
Oggi è quasi del tutto sparito dagli armadi, è difficile che un cliente richieda un armadio con le ante a specchio, risulta inquietante nonchè, così esteso, perde la sua migliore funzione di cui vi parlavo prima: allargare, perchè risulta poco luminoso.
La sua ubicazione oggi è molto più elastica e lo possiamo davvero trovare in ogni ambiente. Io l'ho spesso utilizzato in cucina.
Sembra assurdo vero?? Anche la mia cliente inizialmente quando provai a proporglielo mi guardò con gli occhi sbarrati incredula. Ma una cucina stretta e lunga, lineare e un pò piatta, aveva bisogno di un intervento di carattere che l'aiutasse a sembrare più larga. Detto fatto. E' "bastato" fare, di fronte alla parete attrezzata, un rivestimento alternato tra boiserie legno e specchio per avere una cucina più grande.
Un utilizzo più "canonico" è invece situarlo nella zona pranzo, in corrispondenza del tavolo. Uno specchio grande e importante. Meglio se con una cornice generosa e imponente, la dimensione ovviamente deve essere altrettanto ampia da riflettere bene tavolo, sedi e lampadario.
Certo, gli specchi più scenografici sono quelli che offrono cornici importanti e lavorate, molto spesse, protagoniste più dello specchio stesso (tant'è che potrebbero essere utilizzate prive di specchio, solo per arredare una parete), in legno intagliate a mano, rivestite in foglie oro o argento, verniciate e decapate.
Oppure in metallo, bronzate, lucide diamantate. Tutta questione di gusti. Purchè evidenti e ben inserite negli ambienti.
Anche in bagno, anzichè fare la solita specchiera filo muro è ideale inserire uno o più specchi con le cornici così lavorate. Insomma è bene rendere unico anche questo oggetto che ci accompagna dai tempi che furono.