giovedì 29 marzo 2012

Cucina atto secondo. Scegliere il TOP!

Ecco qui qualcosa di davvero importante.
Scegliere il giusto piano di lavoro è essenziale per la durata di una buona cucina. E' un investimento alle volte non indifferente ma certamente valido. Ognuno è determinato da caratteristiche specifiche, pro e contro. Valutate e decidete!!
Le offerte sono le più svariate:
  1. Laminato standard,come già vi ho spiegato, è un buon materiale che può essere tranquillamente utilizzato in cucina tenendo conto di alcune accortezze. Non inserire MAI lavello o piano cottura che non abbiano un incasso sopratop. Essendo un top fatto da un supporto di truciolare, potrebbe senza difficoltà assorbire le infiltrazioni d'acqua e gonfiarsi. Se volete un filotop restando sul laminato, scegliete il laminato hpl tutto spessore, stratificato. 
  2. Marmo: anche lui 100% naturale, non resiste agli acidi, per cui dimenticando il limone tagliato a diretto contatto è facile che possiate ritrovare un alone in questa corrispondenza. Molto poroso assorbe facilmente i liquidi ed è non molto resistente ai graffi, in compenso però resiste bene alle alte temperature. Quando si sceglie un piano naturale bisogna sempre tener conto delle sue imperfezioni, e che l'originalità di questi piani è data dalla loro diversità, in quanto ogni lastra presenterà delle differenze che la renderà unica.
  3. Granito:  materiale naturale estratto dal magma è composto in alta percentuale da quarzo, di conseguenza è molto resistenze agli acidi. Essendo però di estrazione naturale è piuttosto poroso, quindi assorbe facilmente e può macchiarsi, per questo viene sempre trattato con impregnanti che ne assicurano (almeno per un lungo periodo) l'impermeabilità. Se scegliete questo piano assicuratevi che alla consegna vi lasciano anche una boccetta di trattamento impregnante, lo dovrete ripete un paio di volte l'anno per avere sempre un piano resistente e non assorbente. 
  4. Sintetici: si dividono in due categorie: quelli con alto contenuto di resine (facilmente graffiabile) e quelli a basso contenuto. Quest'ultimi sono composti per il 90% c.a. da quarzo naturale e il restante 10% di resine. Imitano a livello estetico le caratteristiche di marmi e graniti quasi a confonderli, in finitura lucida (come si usava una volta) o opachi e lavorati a spacco per riprendere la naturalità e il calore delle pietre, sono praticamente indistruttibili, resistenti ad urti, graffi, impermeabili, unica accortezza è non appoggiare direttamente sul piano la pentola tolta dal fuoco, le alte temperature potrebbero causare uno shock termico con relativo sbiadimento della zona (o nella peggiore delle ipotesi, seppur piuttosto remota, la rottura). Ma suvvia, io sono fiduciosa che tutti a casa abbiamo dei graziosi sottopentola! Potete prevedere ogni tipo di incasso per i vostri elettrodomestici da piano.
  5. Kerlite: è un piano in gres porcellanato delle spessore di 3 millimetri, resistentissimo e facile da pulire, resiste al fuoco e alle alte temperature, non assorbente e assolutamente igienico in quanto privo di elementi inquinanti e nocivi. E' un ottimo materiale con cui si possono eseguire sagomature e tagli particolari e può essere utilizzato come tagliere!
  6. Vetro: è una delle ultime frontiere nato per accompagnare cucine con anche le ante in vetro. Rigorosamente temprato, viene portato a temperature così elevate da ammorbidirlo e bruscamente poi portato a raffreddamento, processo che aumenta la resistenza e fà si che in caso di rottura si rompa in pezzetti non taglienti. Ha un ottima resistenza al calore e alle macchie. Ma è pur sempre vetro, per cui se sfortunatamente dovesse cadervi la moka dal pensile... sappiate che si scheggerà... il vetro!
  7. Acciaio: resistente, igienico. Non a caso il più usato nelle cucine professionali. Neo non indifferente è la NON resistenza ai graffi, si riga facilmente, per cui bisogna sapere che non sarà per troppo tempo liscio e lucido. Se vi turba quest'idea scegliete un altro materiale. Una cosa molto interessante e a suo vantaggio è la possibilità di saldare gli elettrodomestici in modo da renderli inglobati perfettamente. Potete saldare il lavello sia quello con vasche tonde che quelli più di design a spigolo vivo, e anche il piano cottura se è a fili top o semi filo (per cui ha i bordi più bassi). Tenete solo conto di una cosa però, nel tempo gli elettrodomestici potrebbero rompersi e necessitare di manutenzione, se saldate il piano cottura al top, sarà praticamente impossibile che possiate cambiarlo senza dover ricorrere alla sostituzione dell'intero top di lavoro!
Potrei allungare l'elenco aggiungendovi il Corian, il listellare legno e le piastrelle in diversi formati. 
Le soluzioni sono tantissime, tutte variano per scelte estetiche, gusti personali e soprattutto la praticità di chi li adopera.  C'è solo da sbizzarrirsi!!

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