venerdì 6 luglio 2012

BIOPISCINA. UN IMMERSIONE NELLA NATURA.

Appena ho visto un piccolo trafiletto su di una rivista ho pensato che un idea così diversa, pensando ad una piscina, andasse per forza proposta. Perchè non parliamo di una piscina tradizionale con la pavimentazione in piastrelle, con tutto intorno una condizione sterile ed anonima. Non parliamo di cloro. Non parliamo di agenti chimici. Ma parliamo di natura, di ecosistemi acquatici, di vegetazione acquatica, di filtrazione naturale dell'acqua. E' un'alternativa bio-sostenibile alle piscine tradizionali che aiuta e sostiene la salvaguardia di piccole specie animali caratteristici degli ambienti così naturali. E dà quella naturale e vera sensazione di freschezza che cerchiamo andando al lago.

Ma se non amate la natura questo post NON fà per voi.

Il testo che leggerete mi è stato fornito direttamente da Piscina&Natura, (come tutte le immagini che potrete ammirare). Si ringrazia quindi l'ufficio stampa che ha reso possibile la realizzazione di questo post con estrema professionalità e che bene rende l'idea del progetto.


"Non è possibile parlare di biopiscine senza parlare dell’acqua e del ruolo che essa svolge sia nei contesti naturali che in quelli antropizzati.L’acqua, infatti, costituisce un elemento naturale che accompagna e consente la vita: è un elemento coreografico e architettonico presente sia in natura che nei luoghi in cui l’azione dell’uomo è molto evidente. (...) mentre le piscine “tradizionali” hanno come scopo prevalente la balneazione, le biopiscine hanno per certi versi la balneazione come elemento secondario in quanto la funzione principale dell’acqua è quella di essere elemento di forte attrazione estetica. (...)
Quando parliamo di biopiscina, o di piscina naturale, ci riferiamo ad un ecosistema acquatico tecnicamente supportato in cui sono presenti reti alimentari semplificate. (...) Nella biopiscina si sviluppa spontaneamente e in breve tempo una comunità micro e macrobiologica, composta da batteri, protozoi, zooplancton, artropodi, anfibi, fitoplancton, alghe e piante acquatiche, che le conferisce un aspetto naturale e svolge un ruolo essenziale nella depurazione dell’acqua.
La ‘rigenerazione’ dell’acqua,(...)è infatti resa possibile dall’abbinamento di processi di degradazione della sostanza organica operati dai batteri e dalla fitodepurazione svolta da alghe e piante acquatiche, processi che in natura avvengono nei corsi d’acqua e nei laghi. Questi hanno un ruolo molto importante anche nel contrastare la presenza di batteri patogeni, garantendo la balneabilità. Queste caratteristiche determinano la grande differenza gestionale rispetto alle piscine tradizionali. In entrambe si persegue l’obiettivo prioritario di garantire condizioni igieniche ottimali alla balneazione, tuttavia, mentre nelle piscine ‘tradizionali’ si ricorre prevalentemente a prodotti chimici di diverso tipo per creare un ambiente il più possibile sterile, nelle piscine naturali si persegue lo sviluppo di un ambiente biologicamente ‘vivo’ ed equilibrato. Ciò consente di evitare l’introduzione di prodotti chimici a scopo igienizzante e di ridurre all’indispensabile l’eventuale apporto di prodotti biologici utili per potenziare la biodepurazione.
I grandi vantaggi offerti da questo tipo di piscine sono:
      - la piacevole sensazione di essere letteralmente immersi nella natura durante la balneazione;
      -la totale assenza di prodotti chimici igienizzanti quali cloro, etc. ... le quali possono creare allergie ai bagnanti (in particolare ai bambini);
      - l’ottimo inserimento nel contesto ambientale, tanto che in molti casi è possibile realizzarle anche in zone soggette a vincolo ambientale;
     -l’aspetto estetico estremamente gradevole durante tutto l’anno . Durante la stagione invernale, le biopiscine non vanno né coperte con antiestetici teli né svuotate;
     -il ridottissimo impatto ambientale rispetto ad una piscina tradizionale, determinato dai minori consumi elettrici richiesti e dall’assenza di utilizzo di qualsiasi sostanza chimica;
     -il prolungamento della stagione di balneazione poiché l’acqua, in primavera, tende a scaldarsi più velocemente rispetto a quella delle piscine tradizionali ed a raffreddarsi più lentamente in tarda estate.
La piscina naturale è un ecosistema dinamico in quanto ogni stagione si caratterizza per particolari colori e fioriture. (...) È una piscina da guardare, gustare, meditare.è come un paesaggio che muta costantemente sotto i nostri occhi: l’arrivo di una libellula, un gruppo di gerridi che pattinano sull’acqua, una rondine che plana per catturare un insetto, le piante che mutano i colori con il passare delle ore del giorno, le ninfee che si aprono al mattino e si chiudono nel pomeriggio per poi riaprirsi il giorno successivo a volte con un diverso colore."
Credo che questo riassuma bene quella che è la filosofia dell'azienda e di chi a sua volta sceglie questo tipo di piscine, già solo il fatto di non dover ricorrere a manutenzioni che prevedano la copertura in inverno di una piscina e quindi di poter gustare il paesaggio nelle sue variazioni più intime può dare l'idea di vivere da un'altra parete. Uno scorcio di natura anche in città.
E' possibile visitare e "testare" una biopiscina direttamente nell'area espositiva dell'azienda, a Bergamo (per questo ho parlato di scorcio di natura in città!), per maggiori informazioni visitate il sito http://www.piscinenatura.it/ . E godetevi il momento.