mercoledì 10 ottobre 2012

TERMOARREDI.

Eh si, ormai ci siamo.
Nonostante le giornate siano spesso e volentieri ricche di sole anche qui a Milano, nonostante i più fortunati del sud vadano ancora al mare e possano godere di un tepore naturale, manca poco al fatidico momento in cui dovremo accendere i riscaldamenti. Che siano centralizzati o autonomi (per i più fortunati) saranno necessari per farci sopportare l'inverno, per asciugare i panni che saremo costretti a stendere in casa e per farci odiare un pò meno il momento in cui dovremo abbandonare le coperte al mattino.
Chi sta progettando una casa di nuova costruzione avrà la facoltà di inserire il riscaldamento a pavimento, sicchè l'aria calda và comunque verso l'alto, questa applicazione consente di avere sia un risparmio energetico in quanto la diffusione del calore avviene in modo uniforme, sia un risparmio economico perchè non dovremo acquistare termo arredi, ed anche estetico, il che non guasta.
Nella maggior parte dei casi però, avendo in casa la presenza dei termosifoni, potremmo rimodernarli, dare un tocco più estetico e coerente anche a questo fondamentale elemento d'arredo. Fortunatamente il termoarredo non risponde più solo ed esclusivamente alla necessità di produrre calore, ma negl'anni è diventato un complemento d'arredo adattabile e plasmabile con coerenza all'ambiente in cui si trova.
I più moderni sono talmente estranei esteticamente dai vecchi termosifoni in ghisa, da essere difficilmente riconoscibili come elementi riscaldanti.
Se ci pensate, fino a qualche anno fa, la peggiore missione di un mobiliere era quella di accontentare il cliente nella "copertura del calorifero" senza però perdere e disperdere il calore. Per cui ci si doveva inventare mobili sagomati, griglie, mensole e giochi geometrici. Oggi, bhè, il nostro lavoro è più facile. Inserire un termo arredo vuol dire inserire un elemento che vogliamo far vedere e non ci vergogniamo di avere. I più vengono proposti in acciaio perchè facilmente modellabili, possono quindi avere forme stravaganti, ricordare quasi delle sculture alle pareti o addirittura dei quadri, con spessori minimi e decori e colori appariscenti. Esistono poi i metacrilati, che permettono di avere forme insolite applicate sopra una piastra di acciaio. Si creano così giochi di colori e trasparenze, nonchè volumi differenti.
Adattabili ad ogni stile, dal classico rivisitato al moderno, possono creare delle onde di colore, oppure (ebbene, sono un pò nostalgica) in case dal sapore un pò contemporaneo e vintage inserire sotto una grande finestra un termo arredo dalla linea piu classica rivisitato in chiave moderna ed essenziale senza perdere quel tocco di tradizione.
Scaldasalviette invece, rimangono al momento quelli che piacciono di più oltre al confort del calore diffuso nel locale c'è la comoda funzionalità per tenere gli asciugàamani sempre asciutti e tiepidi, per scaldare il maglione invernale prima di indossarlo al mattino (eh già!).
Ma, dove è meglio installare un termoarredo? A dispetto di ciò che si potrebbe pensare, la miglior posizione è vicino alle fonti di dispersione termica, ossia le finestre, purchè queste siano debitamente isolate (prive di spifferi) e idealmente deve stare distante dal muro 5 cm. circa. Teoricamente la temperatura dovrebbe variare tra i 18 e i 20° (del tutto soggettivo), ma sarebbe meglio che ogni stanza portasse la temperatura più idonea per posizione ed utilizzo. La cucina potrebbe avere una temperatura di 18°, il calore stesso del locale dovuto a piano cottura ed elettrodomestici vari ne aumenta la percezione. Differente invece negl'altri locali, un paio di gradi in più nelle camere da letto per il giusto tepore notturno. Se poi la vostra casa risponde ai dettami che vi ho suggerito qui il gioco è molto più facile!

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