giovedì 10 gennaio 2013

CERTIFICAZIONI. TRA SOSTENIBILITA' E QUALITA'.

Voglio affrontare un argomento spinoso e complesso nonché sconosciuto ai più, argomento spesso evitato dalle aziende produttrici e ignorato dai consumatori i quali acquistano un prodotto senza conoscerne le reali caratteristiche.
Innanzitutto, proprio come per gli alimenti o i giocattoli, il mobile è sottoposto ad una serie di controlli qualità e deve rispondere a precise regole che gli danno o meno il marchio di qualità, esiste infatti una struttura in grado di analizzare la qualità di un mobile secondo prove normalizzate che non lasciano dubbi a interpretazioni personali. Tale struttura è il CENTRO CATAS (http://www.catas.com/) che decreta e stabilisce se un elemento supera o meno queste prove.
E' chiaro che, il fatto di non "superare" queste prove non evita che il mobile o l'elemento vengano messi in commercio ugualmente, bensì serve al consumatore per sapere se il pezzo che sta comprando e costa così caro vale la pena non solo da un punto di vista estetico (che come è personale) ma anche qualitativo e di normative.
Detto questo vorrei informarvi di quelli che sono i principali marchi che sarebbe bene conoscessimo tutti, per poter acquistare prodotti che rispettino l’ambiente in cui viviamo e la nostra stessa qualità della vita. Non dimentichiamo infatti che tutto ciò che mettiamo in casa lo viviamo, lo tocchiamo e lo respiriamo, per cui materiali scadenti o peggio nocivi all'interno dei nostri mobili diventano nocivi per noi stessi e per i nostri bambini.

  •  ISO9000: facendo riferimento alle norme internazionali sulla qualità del processo di lavorazione, garantisce che all’ interno di una fabbrica ci sia un sistema che normalizzi e migliori i sistemi produttivi.

  • ISO9001certificazione che non analizza la qualità di un prodotto bensì quella del sistema produttivo che viene fissato dall’azienda, il quale però potrebbe anche essere basso, purchè rispettato. Nel senso che un’azienda seguendo determinati e certificati processi produttivi può comunque produrre mobili qualitativamente “non alti”, quindi con truciolare scadente rivestito di carta molto sottile, senza quindi prestare particolare attenzione a quelli che sono i materiali usati. Motivo per cui, potremmo trovare questo marchio valido anche per i cosiddetti mobili economici.
  • ISO14001: certificazione ambientale la quale garantisce che l’azienda rispetti le leggi ambientali riguardanti rumore, emissioni tossiche, polveri, e scarico acque. Garantisce quindi che l’azienda abbia un sistema di smaltimento rifiuti controllato e che si a basso consumo energetico. In tal modo un'azienda eviterà di rendere maggiormente inquinato il pianeta su cui viviamo.
  • ECOLABEL: marchio ambientale applicato ai prodotti Ecocompatibili, a basso impatto ambientale in tutto il loro ciclo produttivo. 
  • FSC: garantisce che il legno con questo marchio provenga da foreste gestite mantenendone la biodiversità, le funzioni ecologiche e beneficiando le comunità locali.
  • VERO LEGNOhttp://www.verolegno.it/ marchio utilizzato per prodotti che contengono legno come materiale caratterizzante e primario, lo stesso mobile in truciolare può ottenere questo marchio purchè il suo rivestimento esterno sia anche solo di 0,5 mm. di legno. Il mobile DEVE essere accompagnato da un' etichetta che ne specifichi i materiali utilizzati.


E’ tutto chiaro, no??!
Ok, no.
Mi rendo conto che non è semplice, soprattutto quando già si deve fare i conti con quello che piace e che si deve spendere, pensare anche di cercare se un azienda possiede o meno un marchio, ma è comunque meglio esserne a conoscenza per poter valutare bene soprattutto quando si acquista una cucina o un arredo economicamente alto, il quale, a maggior ragione non può non rispondere a tutte le norme qualitative vigenti.
Ed, ancora più importante è COMPRARE ITALIANO.
Viviamo ancora nel paese che può vantare i più grandi maestri creativi e soprattutto la manifattura migliore, aziende come Flexform, Poliform, Baxter, possono ancora vantare una produzione tutta italiana notevolmente alta e tutelata, così come aziende meno famose e nominate le quali hanno la produzione nel cuore vibrante della Brianza e che, seppur con tutta la fatica, resistono.
Conoscere infatti la politica di un'azienda, sapere che, ad esempio come Baxter, è una delle prime aziende italiane a impatto zero e che alimenta i suoi uffici e parte della produzione ad energia solare, sapere che ha investito in qualcosa di grande per prima, non può che farci pensare che la stessa attenzione viene e verrà riservata anche ai prodotti che compreremo.

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