martedì 17 febbraio 2015

RIFLESSIONI DI UN ARREDATRICE PENTITA.

Fonte: web.  
Eccomi, sono tornata.
In questo periodo di latitanza, oltre prendere estrema confidenza con la mia MiniCucina per sfornare manicaretti goduriosi, ne ho approfittato per guardarmi un po' intorno. Soprattutto sul web. Eh si, qualche giro qua e là sui vari blog e social del settore… e in una qualche maniera mi trovo un po' distante da questo universo.
Forse non è questo il luogo, ma se a volte latito non è per mancanza di ispirazione o per tempo. No, delle volte voglio prendere le distanze da questo mondo virtuale, perché ve lo  devo dire, un po' vi confonde.
Mi riferisco per lo più ai profani, a quelli che su google digitano "come arredare casa" e si imbattono in una quantità esorbitante di immagini bellissime, che fanno sognare, immagini di case che chissà dove si trovano, immense e ben distribuite. 
Ecco, tutte quelle immagini che dovrebbero fare da input, dare il via, invece destabilizzano il cliente che nella confusione più totale è convinto di poter riproporre lo stesso a casa sua, dimensione compresa pur non avendone lo spazio.
Ecco, mi sento di prendere un po' le distanze da questo modo di interagire che, se siete mai capitati di qua, sapete non mi appartiene. 
Certo, le immagini sono potenti e sicuramente attirano mille volte di più di un testo che deve essere letto e che richiede comprensione, ma confondono.
La comprensione sta nel capire come si può raggiungere quell'immagine, quell'idea e come si può fare per riproporla a casa propria ottenendo un risultato altrettanto armonioso.
Perché state certi che non basterà acquistare quella lampada vista sulla pubblicità in una costosa rivista d'arredo per ottenere il risultato stesso proposto da quell'azienda. Nè vi basterà copiare i colori della cucina X o pretendere un'isola con doppia cappa dove a mala pena ci può stare un tavolo per due.
Voglio solo consigliarvi di indagare di più. Non per forza tra queste pagine del mio blog. Ormai le fonti di informazioni sono svariate. 
Non fermatevi alla cucina bianca. 
Bianca come? Laccata? Laccato opaco? Goffrato? Lucido? Spazzolato? O laccato su nobilitato? O pvc? O laminato? O vetro laccato? O legno laccato?
Insomma, non entrate in un negozio chiedendo una cucina bianca e stop. Ma fatevi spiegare dall'addetto quali sono le possibilità per il vostro bianco. Perché farà variare il prezzo e di molto anche
Voglio dirvi che un immagine non è fine a se stessa, seppure bella. 
L'Ikea ne ha fatto un punto di forza, è vero, ha puntato tutto sull'insieme perché così facendo in un qualche modo si allontana l'attenzione da un preciso dettaglio che, visto e preso singolarmente, forse non sarebbe così perfetto e piacevole come sembra, inserito in un contesto curato.
E' chiaro il mio discorso?
Più che altro è un consiglio, o forse un mantra per me stessa.
Delle volte penso che anche io dovrei utilizzare questa inesorabile fonte di attrazione, pubblicando immagini ad impatto e tralasciare tutto questo scrivere. 
Eppure, alla fine mi ricordo che quella non sono io. 
Mi immedesimo in qualcuno di voi che vuole saperne di più e penso che forse valga la pena continuare a scrivere e a spiegarvi ciò che so

Ricordate: Informazione e alternative vi aiuteranno a fare la scelta giusta per casa vostra ( e per il vostro portafoglio).

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