martedì 13 novembre 2012

ARMADI. UNO PER TUTTI.

Anche questo sembra un argomento facile. Facile scegliere l'armadio, non ci vuole poi molto fino al momento in cui vi recate dal mobiliere (convinti di sapere già tutto) ed esso vi illustra tutta una serie infinita si scelte, modelli, alternative, aperture, componibilità da lasciarvi praticamente interdetti.
Ecco perchè Vi spiego in breve quali sono le scelte possibili e quali siano le migliori a seconda dei casi.

ARMADIO ANTA BATTENTE: il classico, semplice e pulito nonchè intramontabile. Tra le aperture disponibili sul mercato è certamente quella più economica e più veloce, ci permette volendo di poter aprire contemporaneamente tutte le ante e di avere sott'occhio tutto il contenuto dell'armadio. Nei casi più tradizionali si tende a fare dei moduli regolari in modo che le ante, tra loro, sia tutte della stessa dimensione e quindi si crei una certa omogeneità. Se si vuole "nascondere" il più possibile questo volume  ci sono due possibilità: anta laccata (meglio se opaca) del colore più simile alla parete che tende quindi a sparire oppure delle ante in cementite che farete verniciare con la stessa pittura adoperata per le pareti. In questo caso l'effetto invisibilità è assicurato al 98% sia per colore che per finitura (rimangono visibili i tagli di apertura delle ante e se le avete scelte anche le maniglie, ma che ci volte fare, ci sono!), unica pecca è che commercialmente non è un armadio che troverete di qualche azienda, bensì dovrete rivolgervi ad un falegname. Ma le aziende ormai, sempre più sensibili a queste esigenze, propongono svariate scelte di colore tali da accontentare le vostre esigenze.
Il vantaggio che offre è quello di inserire all'interno delle ante degli specchi, lunghi utili se non potete inserirne altri nel locale. Se inoltre avete un soffitto spiovente, una mansarda questo è l'unico modo che avrete per sfruttare a pieno le altezze.

ARMADIO ANTA SCORREVOLE: ne abbiamo in realtà già parlato. Un'apertura ormai gettonatissima e molto, molto richiesta in quanto innanzitutto elimina il problema di dover avere difronte lo spazio sufficiente per l'apertura battente delle ante, e in secondo luogo molto pratico e lineare. Dapprima si utilizzava un anta per ogni vano, per cui il risultato erano tre se non quattro ante scorrevoli, quindi svariati dislivelli. Oggi una grande anta copre due vani armadio, e la tendenza è di diminuire il numero delle ante pur mantenendo internamente una divisione logica. Pecca di queste apertura è la polvere, nonostante l'armadio sia dotato di fasce antipolvere questa filtra dalla parte superiore in cui appoggia il binario. Le signore non amano questo dettaglio.

ARMADIO ANTA COMPLANARE: ve ne ho parlato soprattutto affrontando il discorso delle madie, il concetto è lo stesso dello scorrevole, ma le ante, una volta chiuse, sono perfettamente allineate e non è visibile nessun dislivello. Per aprire l'anta basterà afferrarla e spingerla dolcemente verso di sè, si attiverà un sistema a spinta che butta fuori l'anta e poi potrà scorrere sopra l'altra  lasciandovi libera la visuale dell'interno che vi interessa. Oggi il meccanismo è molto migliorato e le prestazioni sono soprattutto più durature, sebbene vi sconsiglio vivamente di scegliere un'anta in vetro per questa apertura perchè eccessivamente pesante e con il passare degl'anni il meccanismo non risulterà più fluido e agevole. Ovviamente, per tutta questa tecnologia, è l'apertura più cara.

ARMADIO ANTE LIBRO: è il concetto dell'anta battente unita ad un'unità scorrevole, un'anta ne apre due liberando il vano. Poco richiesta e prodotta ormai, comunque continua ad esistere.

In ogni caso, qualunque sia l'apertura che sceglierete o che vi potrete permettere, ricordate che l'armadio va attrezzato bene internamente. E' fondamentale avere dei ripiani in alto per riporre il cambio stagione, ideale avere un vano più stretto e lungo utile per cappotti e abiti lunghi. Appenderia per gonne, pantaloni e camicie, che mediamente portano un altezza tra un ripiano e l'altro di circa 90-100 cm. Per i cassetti interni, bhè, dipende, io trovo più pratica, potendo, avere una cassettiera esterna, una settimanale o un comò per lasciare l'armadio solo all'appenderia o ripiani per qualcosa di voluminoso. Ma se non avete possibilità di inserire nel locale una cassettiera, sarà bene predisporla all'interno dell'armadio, meglio una cassettiera a 3 cassetti (o 4 a seconda della larghezza) a testa (se siete in due) considerato che la utilizzerete prevalentemente per intimo e piccolissimi indumenti.
Dall'organizzazione interna di un armadio dipenderà anche il tempo che impiegherete per recuperare un vestito al mattino, e mica vorrete alzarvi un'ora prima per cercarlo??


martedì 6 novembre 2012

LOOP. LA SEDIA 3D.

Si potrebbe pensare che una sedia è una sedia. Fine.
Invece no, una sedia è un pensiero, ricerca, plasticità, comodità, design e variabile. E' innovazione ed evoluzione.
Loop, che risponde a tutto questo è nata dalla ricerca di un giovane designer danese, tale Claus Breinholt , in collaborazione con Infiniti, azienda giovane giovane (appena 4 anni di vita) che accetta sfide all'avanguardia lanciate dal mondo del design.
L'obbiettivo, ambizioso di Claus di unire forma, comfort, praticità, impilabilità ed estetica seguito bozzetti, prototipi, aggiustamenti e variazioni hanno dato vita al pezzo pilota usato per lo stampo della scocca con successiva applicazione del legno che, da piatto e bidimensionale, pressato e sigillato da vita alla prima seduta in legno lamellare con braccioli in UN UNICO PEZZO.
La novità infatti è proprio questa. Sappiamo già che il legno consente un infinita libertà ed elasticità di curvatura, ma la novità è di avere una sedia in legno formata da un unico pezzo, braccioli compresi.
Un'altezza dello schienale tale da garantire un buon sostegno alla schiena e un appoggio alle braccia.
Il bello è la continuità, la morbidezza che traspare dalla linea di uno degli oggetti più rigide per antonomasia.
Comoda sia per il tavolo da pranzo, sia nelle serate tra amici sia in qualunque occasione possibile.
Persino sedensosi lateralmente si riesce ad avere la stessa comodità!
Come unico legno dalla curvatura malleabile e flessibile, Claus sceglie il faggio che piega a disegno attraverso una doppia curvatura senza causare rotture.
Non vi piace il legno?
Va bhè, sarete tra coloro che sceglieranno la versione in materiale tecnoplastico SAN che la rende ancora più giovane e attuale senza perdere la plasticità tipica di LOOP.
Piacevole posizionata nei vari ambienti e stili, in legno rimane più "classica" sebbene la sua forma dica tutt'altro.
Il materiale San ne consente un utilizzo più cosmopolita, per ambienti tecnici e moderni dal cuore tenero. Ideale anche per un locale pubblico per la sua forma particolare o in ufficio o in cucina, pratica nella pulizia e impilabile, può diventare anche sedia d'emergenza, sedia ospite nelle grandi cene con numerosi commensali.
Un esperienza da provare. In attesa di vedere quale altro figlio partorirà Loop, a sua immagine e somiglianza.



venerdì 2 novembre 2012

SPECCHIO, SPECCHIO RIFLESSO.

E' l'oggetto del miracolo.
E' l'unico elemento dell'arredamento, l'unico complemento in grado di ampliare lo spazio senza intervenire con opere murarie.
Arreda, completa, riempie e allarga. Tutto da solo.
Può un pò spaventare in quanto nella tradizione il suo utilizzo non è quello di arredare bensì semplicemente funzionale, limitato allo specchiarsi prima di uscire, infatti anni fa veniva utilizzato principalmente negli ingressi e nelle ante degli armadi, della serie "mi guardo appena vestito, un'ultima occhiata prima di uscire".
Oggi è quasi del tutto sparito dagli armadi, è difficile che un cliente richieda un armadio con le ante a specchio, risulta inquietante nonchè, così esteso, perde la sua migliore funzione di cui vi parlavo prima: allargare, perchè risulta poco luminoso.
La sua ubicazione oggi è molto più elastica e lo possiamo davvero trovare in ogni ambiente. Io l'ho spesso utilizzato in cucina.
Sembra assurdo vero?? Anche la mia cliente inizialmente quando provai a proporglielo mi guardò con gli occhi sbarrati incredula. Ma una cucina stretta e lunga, lineare e un pò piatta, aveva bisogno di un intervento di carattere che l'aiutasse a sembrare più larga. Detto fatto. E' "bastato" fare, di fronte alla parete attrezzata, un rivestimento alternato tra boiserie legno e specchio per avere una cucina più grande.
Un utilizzo più "canonico" è invece situarlo nella zona pranzo, in corrispondenza del tavolo. Uno specchio grande e importante. Meglio se con una cornice generosa e imponente, la dimensione ovviamente deve essere altrettanto ampia da riflettere bene tavolo, sedi e lampadario.
Certo, gli specchi più scenografici sono quelli che offrono cornici importanti e lavorate, molto spesse, protagoniste più dello specchio stesso (tant'è che potrebbero essere utilizzate prive di specchio, solo per arredare una parete), in legno intagliate a mano, rivestite in foglie oro o argento, verniciate e decapate.
Oppure in metallo, bronzate, lucide diamantate. Tutta questione di gusti. Purchè evidenti e ben inserite negli ambienti.
Anche in bagno, anzichè fare la solita specchiera filo muro è ideale inserire uno o più specchi con le cornici così lavorate. Insomma è bene rendere unico anche questo oggetto che ci accompagna dai tempi che furono.