Quando progettiamo la nostra casa o ristrutturiamo il bagno è bene stabilire che importanza si vuol dare a quest'elemento, quanto e come ci piace vederlo. Si, perchè è passato da un pò il tempo del piatto doccia 80x80 alto e in ceramica, con il box dai bordi bianchi e il saliscendi. L'estetica ci è venuta in soccorso e l'evoluzione ci ha portato a poter sintetizzare questo sanitario eliminando dapprima bordi esagerati dei box doccia, vetri martellati o bruniti e soprattutto ci da la possibilità di abbattere quel fastidioso gradino del piatto facendo docce a filo pavimento assolutamente pulite nelle forme.
La doccia a filo è possibile strutturarla in due modi:
-assenza di piatto doccia: ossia, in fase di ristrutturazione o costruzione, verrà data alla pavimentazione adibita a doccia, la pendenza necessaria allo scolo dell'acqua nella piletta. Questa mossa ci consente di poter proseguire con la stessa pavimentazione scelta per il locale, senza interruzioni, cambi di colori o forme, mantenendo estrema la pulizia del locale, nonchè agevolandoci anche nella pulizia pratica, non avere gradini rende più facile e immediato asciugare acqua.
-piatto doccia a filo: in fase di ristrutturazione o costruzione si sceglierà il piatto doccia apposito e valutatane la profondità (spesso ridotta ai minimi termini) verrà creato il vano dello spessore idoneo per incassare a pavimento dapprima in contenitore metallico collegato alla piletta e dopo il piatto doccia in ceramica o legno. Questo piatto sarà più piccolo di qualche millimetro rispetto al contenitore per consentire lo scolo dell'acqua al suo interno fino alla piletta. L'impatto estetico anche qui è molto da SPA. Pulito ed essenziale, sottolineiamo la presenza del piatto doccia solo attraverso la scelta di un materiale diverso.
La scelta delle cabine/box/piatti doccia ricoprono orami un ruolo fondamentale sull'aspetto estetico dell' ambiente bagno. Il mercato in questo senso ha pronte soluzioni di ogni tipo.
RispondiElimina