Un pò come un abito sartoriale, si parte dal tessuto e poi gli si dà la forma, si fanno gli accostamenti di colore, si accorcia la manica, si allarga la gonna... insomma, una personalizzazione infinita.
E lo stesso vale per il mobile.
Badate bene, oggi chiunque sostiene di fare "mobili su misura" tutti millantano di poter fare qualunque cosa. Non è vero. Un conto è prendere un azienda, che ha pronti centinaia di pezzi e chiedere delle modifiche, in altezza, larghezza, profondità, le farà pagare a peso d'oro ma se è una buona azienda, con un nome alle spalle, farà le modifiche richieste, seppur con qualche limite dato da forature impostate e non modificabili, etc.. etc... .
Tutt'altra cosa è invece il mondo vero e reale del su misura artigianale. Il punto di partenza non è MAI quello che esiste di serie bensì è il disegno nato sulla base delle esigenze del cliente, sull'utilità e funzione di un mobile, sull'oggettiva fattibilità costruttiva dello stesso e soprattutto sul fatto che deve stare insieme e durare nel tempo. Il progetto quindi è il primo passo.
Potete chiedere QUASI qualsiasi cosa, quasi perchè ci sono appunto dei limiti dati da ferramenta e forza di gravità di cui bisogna tener conto, per il resto è tutto fattibile: passi di forature librerie tutti diversi, possiamo stabilire insieme se tenere passo 30 cm oppure potremo decidere a che distanza posizionare i ripiani a seconda di cosa dobbiamo metterci, 22 cm, 44 cm.. tutto a nostra scelta.
In cucina perdiamo i vincoli del passo 15. Escluse la basi che fanno da cassa agli elettrodomestici, dove proprio non si può intervenire, tutte le altre possono variare. Se voglio tenere una certa regolarità nei pensili, ad esempio, e non voglio assolutamente concludere con delle fasce di chiusura troppo grandi e antiestetiche, nessun problema, lavorerò con la misura più consona per dividere i pensili. Mi servono pensili larghi 43 e alti altrettanto? Bene. Nessun limite in quel senso. Posso dare la giusta estetica al mobile senza dovermi preoccupare troppo di seguire degli schemi preimpostati.
Potrò scegliere lo spessore del top del mio mobile tv, 3-4-5 cm... nessuna regola fissa. Potrò scegliere lo spessore delle spalle della mia libreria, dei basamenti, dei cappelli. Potrò inserire dettagli, scegliere le profondità e le larghezze. Potrò avere un armadio per la camera della misura più giusta, senza dovermi limitare a ciò che offre di produzione un'azienda. Dovrò solo lasciarmi consigliare dal professionista. Perchè come forse già vi ho detto: nessun mobile potrà MAI essere perfettamente della misura della parete, anche se in nicchia. Qualsiasi sia la situazione, bisogna considerare lo spazio utile per il montaggio dello stesso. Bisognerà considerare anche i pesi, ad esempio non si fanno mai delle ante scorrevoli da 170 cm alte più di 260 cm. perchè non potrebbero essere supportate dal binario, specialmente se queste sono in vetro, che pesa molto di più.
Il su misura vero e proprio è in grado di offrire una personalizzazione infinita anche per quanto riguarda la scelta dei materiali e delle finiture, un buon falegname non si spaventa di fronte alla richiesta di un campione di anta in rovere sbiancato leggermente rosato...giuro! Nè ha paura di sviscerare con il cliente la scelta di una guida piuttosto che di una cerniera, motivandone le scelte. Non avrà paura neppure di produrre mobili dalle forme insolite, boiserie irregolari, di mettere insieme venature orizzontali e verticali, di cercare una finitura non trovabile in commercio, per cui non reperibile da qualunque azienda. Un buon falegname e un buon arredatore possono realizzare grandi desideri e grandi case.
Il resto lo fate voi.
Disegno di mia progettazione, Cucina in rovere decapato bianco disegnata da me e prodotta da Abita sas.; |